Technicalia

Passato, presente e futuro dell’automazione industriale

 29 maggio 2019
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 Categoria: Industria
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 Scritto da: admin
automazione industriale

"Un fenomeno che ha - insieme - natura tecnologica economica, organizzativa e sociale e ha per oggetto la gestione e l'evoluzione di complessi sistemi tecnico-organizzativi che realizzano processi produttivi di prodotti e/o servizi". Così Federico Butera, nel 1990, definiva l’automazione industriale, sottolineando come questo fenomeno, all’apparenza solo di natura professionale, sfoci in varie aree della nostra vita, enfatizzandone l’importanza. Di conseguenza, è necessario dare un’occhiata allo sviluppo dell’automazione. Quale la sua origine? A che punto è arrivata? Quali gli scenari futuri? Domande a cui proveremo a dare risposta nelle prossime righe.


I primi macchinari furono costruiti per sostituire la presenza dell’uomo nelle fabbriche, per salvaguardarlo da processi potenzialmente dannosi o, più semplicemente, per sottrarlo al tedio di processi ripetitivi che potessero condurlo all’alienazione. Col passare del tempo, però, le nuove tecnologie furono utilizzate anche e soprattutto per velocizzare i tempi di produzione, tempi irraggiungibili per l’uomo. A stravolgere il concetto di automazione industriale è stato l’avvento del nuovo millennio, in cui ai robot sono stati assegnati dei veri e propri compiti, dalla gestione all’analisi di vere e proprie informazioni.


Al giorno d’oggi l’obiettivo è quello di assegnare ai robot, agli impianti e ai macchinari industriali la realizzazione di un intero processo produttivo, risparmiando tempo prezioso e risorse importanti. Grazie alle tecnologie odierne, è possibile ottenere un corretto utilizzo informatico e di dati, con sistemi che consentono di centralizzare e conservare il flusso di informazioni che circola attraverso il sistema robotico. Insomma, i vantaggi dell’evoluzione dell’automazione industriale sembrano chiari. Innanzitutto, le intelligenze artificiali consentono di ottenere dei risultati sbalorditivi a livello qualitativo. I prodotti difettosi sono ridotti ai minimi termini e la precisione nella realizzazione sfiora la perfezione, anche grazie a soluzioni informatiche quali logic lab. Inoltre, come già anticipato, la riduzione delle tempistiche di lavoro è sensibile. Questo rappresenta un grosso vantaggio sia a livello economico che a livello strategico, permettendo alle compagnie di individuare mercati e domande ancora da soddisfare, trovando clienti nuovi e aumentando sensibilmente il giro d’affari.


E in futuro? Cosa ci aspetta? Uno degli obiettivi è quello di valorizzare al massimo i dati raccolti. D’altronde, le stime odierne indicano che solo un 1% dei dati collezionati viene poi utilizzato nella produzione industriale. Riuscire a utilizzare al massimo la mole di dati, recepirli correttamente e poi utilizzarli al meglio potrebbe portare vantaggi notevoli all’industria, sia in termini tecnici che economici. Si punta dunque al cosiddetto "machine learning", il cui target è di rendere i robot in grado di imparare nozioni durante lo svolgimento del proprio compito, crescendo e comunicando agli altri macchinari dati e informazioni, per aiutarli a migliorare a loro volta. Una prospettiva sbalorditiva, ma forse non così lontana come si può pensare.


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