Technicalia

Resistori a strato: quali trovare in vendita e a cosa servono

 27 febbraio 2017
  |  
 Categoria: Tecnologia
  |  
 Scritto da: admin
resistori a strato

I resistori a strato sono di sicuro uno dei componenti più utilizzati in elettronica: essendo progettati per fornire una determinata resistenza elettrica (misurata in ohm) al passaggio della corrente, vengono spesso chiamate "resistenze", sebbene il termine corretto sia proprio "resistori". Esistono molti tipi di resistori a strato, ciascuno con la propria peculiarità, ma ci sono delle caratteristiche che li accomunano: anzitutto, si tratta sempre di componenti passivi. Il loro scopo è quello di realizzare in un piccolo spazio delle resistenze, il cui valore è prefissato e costante ai loro terminali. Fondamentale è il livello di immunità alle variazioni termiche, che tuttavia è sempre buona cosa ridurre al minimo. La potenza massima dissipabile dei resistori è solitamente riferita con precisione a un valore di temperatura dell'involucro, che varia in base all'ambiente in cui vengono utilizzati. La temperatura dell'involucro viene sempre calcolata tenendo presente i fattori di conduzione, irraggiamento e convezione, perché da questi parametri dipende il diffondersi del calore dalla resistenza all'esterno.


I fattori fondamentali per scegliere i resistori a strato giusti


Per scegliere un particolare tipo di resistore a strato e fondamentale considerare con cura i seguenti elementi:


  • - impiego della resistenza


  • - tensione massima di esercizio


  • - potenza massima dissipabile


  • - induttanza e della capacità parassita


  • - temperatura massima sopportabile


  • - ambiente operativo


  • - frequenza di impiego


Tra i tipi di resistori più utilizzati vi sono quelli a film metallico, una variazione del modello a film sottile, anch’esso molto usato.



Tutto ciò che c’è da sapere sui resistori a strato metallico


In questa tipologia di resistore, il film metallico viene applicato su un supporto a forma di cilindro. La resistenza è composta da un sottile strato di metallo, che è il risultato di un processo in cui, all'interno di un ambiente con vuoto spinto, viene fatta evaporare una lega di nichel-cromo. Durante questo processo vengono monitorati costantemente vari fattori, tra cui lo spessore del film stesso, la temperatura dell'evaporazione e il grado di vuoto.


Per quanto riguarda il supporto su cui poggia il film, si tratta di un cilindro compatto di ceramica, i cui lati sono stati bloccati da cappucci metallici. Sopra questi cappucci viene saldato il cosiddetto filo conduttore, un insieme di terminali o reofori.


Il film estensivo invece può avere una composizione variabile a seconda del tipo di resistore e può anche essere modificato per dare al componente un diverso valore: in questo caso il film viene tagliato elicoidalmente in modo da mettere allo scoperto il substrato. Per fare un esempio, potreste lasciare un elemento resistivo largo e abbastanza corto per ottenere una resistenza decisamente inferiore. Al contrario, per ottenere una resistenza più elevata, vi basterà avere un'elica stretta e lunga.


I possibili usi dei resistori a strato


Gli usi che potete fare di un resistore sono innumerevoli, si va dal limitare la corrente per un'illuminazione a LED allo sviluppare un progetto in autonomia con Arduino. Se vi siete avvicinati all’elettronica da poco è meglio partire dalle cose più basilari, che comunque potete ritrovare nella vita di tutti i giorni, come i circuiti elettronici per l'illuminazione.


I resistori a strato sono infatti un elemento sempre presente nei circuiti LED, perché ne garantiscono la sicurezza, impedendogli di esplodere una volta attivata l'alimentazione. Collegando i resistori a strato in serie con un LED sarà possibile stabilire un valore sicuro della corrente che attraverserà le due componenti. E’ importante fare attenzione ai due valori tipici dell'illuminazione a LED, ossia la corrente massima e la tensione tipica. Quest'ultima identifica il minimo livello di tensione necessario affinché il LED si accenda: di solito oscilla tra 1.7 V e 3.4 V, dipende dal colore della lampadina. La corrente massima invece ha un valore attorno ai 20mA nei LED standard. Ricordatevi che la corrente elettrica che passa attraverso al LED deve sempre avere un valore uguale o inferiore alla corrente massima. Dopo che sono stati individuati questi due valori sarà sufficiente sottrarre dalla tensione dell'alimentazione la tensione diretta e poi dividere il risultato per la corrente desiderata: il numero ottenuto da questa operazione sarà il valore in ohm della resistenza.


Dove acquistare resistori a strato metallico


Tra i maggiori produttori e fornitori di resistori a strato metallico potete trovare Royalohm, Thomsen, Yageo, AKG e Conrad. Proprio quest'ultimo ha uno shop online con un vasto assortimento di resistenze, sia in confezioni multiple sia in pezzi singoli. Le tipologie più comuni sono quella assiale, munito di elettrodi contrapposti, e radiale, ossia con degli elettrodi posizionati sui lati. I valori di resistenza vanno da diecimila ohm a dieci megaohm, ma sono presenti anche circa 700 valori intermedi, nonché dei valori bassi con una granularità più fitta. Le classi di tolleranza dei resistori a strato metallico in vendita sono di 0,1%, 1%, 5% e 10%, mentre il carico di potenza ammissibile può essere di 0.25, 0.6, 1, 2 e 5 watt.


Barra strumenti
© 2016-2021 - Technicalia.it - Tutti i diritti riservati